DI COSA MI OCCUPO
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Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora. – (William Blake)
Lo Studio olistico di Sara Verderi si propone di unire Mente, Corpo e Spirito per un benessere generale.
Come operatrice del benessere, mi sono resa conto nel tempo, che oltre a dare una mano agli altri nei meandri delle complicazioni mentali ed emotive che le persone attraversano normalmente nel corso della loro vita, avrei avuto bisogno di dare lo stesso spazio alle mie difficoltà e ai miei desideri nella vita, per par condicio. Normalmente ho notato, nella mia esperienza che chi fa questo lavoro, tende ad occuparsi molto degli altri e poco di sé, con risultati deleteri per il proprio equilibrio. Questo ha origini molto antiche nel nostro inconscio, per questo ho voluto creare un luogo dove le persone potessero esplorare il proprio inconscio e sentirsi al sicuro, sia fisicamente (lo studio di Milano) sia virtualmente (le dirette online i corsi e gli incontri) , sia emotivamente (scuola di formazione guaritori).
I Viaggi
Per quanto riguarda me, tuttavia, ho imparato nel tempo a darmi sempre più spazio e seguire quell’onda di grande creatività che mi ha sempre spinto a sperimentare cose nuove e a creare esperienze che mi facessero conoscere il mondo, la psiche, le abitudini, i costumi delle persone e dei luoghi in cui abitavano.
Per questo ho viaggiato molto nella mia vita. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove i viaggi erano parte necessaria e costante della vita quotidiana, e così fin dall’età di 6 anni, con il mio primo viaggio in Israele, che a tutt’oggi ricordo con chiarezza, ho iniziato il mio vagabondare nel mondo. Non a caso credo di essere partita da lì, da una delle culle più importanti della civiltà spirituale umana. Per me è stato un viaggio di grande impatto, che dava un senso a racconti del Vangelo che fino a quel momento erano rimasti teoria.
Ricordo che in quel viaggio parlavo di Gesù Maria e Giuseppe ed ero solo una bimba.
La spiritualità
Ma tutta questa parte spirituale in me è sempre stata presente. Mi svegliavo vedendo delle figure di luce accanto, a cui solo più avanti riuscii a dare un nome ed un volto, con immensa gratitudine e commozione. Ero sempre accompagnata, anche quando annegai in piscina a due anni e mezzo e rimasi sott’acqua per talmente tanto tempo, che, tirata fuori dall’acqua da mia sorella, non respiravo più e il cuore non batteva più. Ricordo che vedevo tutto dall’alto e non mi capacitavo del perchè di tutto quell’affannarsi delle persone intorno a me, quando io ero in perfetta pace. Mia sorella riportava che facendomi la respirazione artificiale, i vicini che erano intanto accorsi per la tragedia, le dicevano con compassione, di smetterla, perché ero “andata” ormai. Ma mia sorella riferisce di essere stata come in trance, e di non avere smesso finché io, ad un certo punto, feci glu glu. Questo è il mio racconto di bimba. Ho dei ricordi molto vividi di quell’evento, in cui ormai ero dall’altra parte del velo, pronta a ritornare dal luogo in cui ero arrivata. Evidentemente non era questo il mio destino. E grazie alla tenacia di mia sorella, tornai qui.
Un altro episodio del genere, ma più leggero, mi capitò a 25 anni, quando guidavo il motorino e fui urtata da dietro da un camion. Non lo vidi nemmeno, mi urtò scartando a destra, e io caddi d’improvviso, battendo la testa sul marciapiede. Ai tempi il casco non era obbligatorio. Mi ritrovai in un luogo meraviglioso, vestita con una veste bianca al ginocchio, senza maniche, e a piedi scalzi. Correvo felice, e desideravo raggiungere un grande albero, simile ad una quercia, in fondo a quel prato verde squillante, senza fiori, che si estendeva davanti a me. Correvo a perdifiato, ed ero immersa in una gioia indescrivibile, simile alla beatitudine. Se non mi avessero fermata, avrei attraversato quell’albero al volo, ma evidentemente ancora non era la mia ora. Si stagliò davanti a me un unicorno bianco, che mi invitò ad accarezzarlo. Io, amante degli animali e con una connessione profonda con loro, non potevo resistere a questo invito. Mi fermai ad accarezzarlo, e ricordo ancora la sensazione tattile, finché riaprii gli occhi e mi trovai in ospedale. Credo di aver pensato “oh no, neanche questa volta ce l’ho fatta”. Ma sono solo interpretazioni a posteriori. In effetti quell’incidente mi privò della memoria per molto tempo, e dovetti affrontare un percorso di ricentratura molto profondo. Ai tempi ero sposata, ma il matrimonio finì molto presto per incompatibilità completa con mio marito, e anche per infedeltà. Lo scoprii molti anni più tardi, ma questa è un’altra storia.
Il mio mondo
Invece la mia, narra di contatto con i mondi che per alcuni vengono definitivi invisibili perchè non sono visti con gli occhi fisici, finché una persona non si apra alle infinite possibilità che possiamo toccare al di là della materia, ma è un percorso che è necessario volere ed intraprendere.
Per me è sempre stato il mondo più vero, dove non si mentiva, non si rubava, non ci si approfittava degli altri, si ascoltava e si capiva, ci si confrontava, l’aiuto era immediato. A differenza ovviamente di quanto potevo percepire nella vita quotidiana qui, dove chi mente crede di ingannare gli altri, ma non comprende che le persone psichiche sentono le bugie come fossero un lezzo che li raggiunge a miglia di distanza, ma che fanno finta di niente per evitare discussioni. Sono sogni diversi, di chi vive solo osservando ciò che è tangibile e chi invece vede anche altre cose, non spiegabili a chi non può o non desidera vederle. Ho imparato che sono facoltà che abbiamo tutti, non solo chi ci è nato così, ma che ci sono persone che preferiscono evitare di svilupparle. Ed è giusto così per tutti.
Il mio percorso di vita
Il mio percorso, quindi, è stato un percorso quasi obbligato, ma non ho trascurato di impratichirmi nella vita di tutti i giorni, studiando Giurisprudenza all’università Cattolica del Sacro Cuore e laureandomi con una tesi sul Diritto del 1500, sentendo ovviamente l’autore dei testi sempre vicino a me quando traducevo dal latino e dall’italiano volgare, gli scritti che parlavano di consuetudini e diritto arcaico. Una tesi molto interessante.
Dopo aver fatto un po’ di praticantato, spinta da un padre imprenditore, decisi che quello che vedevo e vivevo nei tribunali non faceva per me, e non volli conseguire il diploma di stato di avvocato. Decisi di prendere un anno sabbatico e dedicarmi alla pittura, al giornalismo e continuare i miei studi spirituali, costellati di apparizioni, visioni, guarigioni, messaggi che ricevevo, materializzazioni di oggetti e fiori, e tanto altro.
Il mio percorso di vita ha continuato con viaggi tesi a conoscere culture spirituali, iniziazioni, studio e praticantato, e imparare anche per la mia arte e la mia scrittura. Dovetti affrontare anche l’incredulità e l’ostracismo dei miei familiari, che però nel tempo hanno cambiato idea su di me, un po’ per amore e un po’ perchè il mio dono ha prodotto risultati di vita importanti e stabili.
Un percorso che si chiama umanità
Nel corso della mia vita ho perso 3 figli, e credo che, oltre ad aver attraversato dei lutti profondi, questa cosa mi ha insegnato cosa vuole dire la sofferenza di una madre, e tante innumerevoli cose che non posso spiegare a parole, ma che incidono profondamente un’anima. Questo desiderio naturale non ha trovato soddisfazione, ma credo che tanti siano i miei figli quando ricevo richieste di aiuto a cui rispondo con tutto quanto so e posso fare. Siamo tutti in un percorso che si chiama umanità. Un’umanità non come razza umana, ma come emozione e sentimento. Ognuno con le sue paure, i sui pesi, ma le sue risorse, gioie e successi che nella vita si porta.
Il mio desiderio di sentirmi sempre a contatto con la natura, e con la creazione di un branco, ha fatto sì che mi accostassi alle mie cucciole, grandi amori della mia vita. Ho avuto la fortuna di incontrare sul mio percorso un’anima speciale, la mia Summer, un bulldog inglese dal viso umano, che ha riempito la mia vita di allegria, scherzo, ironia, gioco, grande presenza e comprensione. Con lei parlavo, e lei rispondeva, a modo suo. Sapeva come girarmi su un dito della zampa, e ogni cosa che facevo sbagliata, si girava verso di me con una faccia come dire “sei seria mamma?” …non posso scordare tutte le volte che mi ha fatto intuitivamente capire che alcune mie idee erano una grande stupidaggine. Credo mi abbia salvata e guidata in tante occasioni.
Un viaggio epico è stato in America, quando ha viaggiato con me, e siamo sbarcate a New York come prima tappa di un viaggio durato due mesi e mezzo, in lungo e in largo, visitando foreste, drive in, cascate, fiumi, laghi, andando in barca, scalando montagne, dormendo in auto e guardando le stelle. Ricordo che il nostro aereo fece ritardo e arrivammo a San Francisco dove avevo noleggiato un’auto economica, piccolina, per permettermi di spendere meno e soggiornare più a lungo. Invece quel ritardo fu un dono, perché la mia auto fu data via e a me fu assegnata un’auto sostitutiva: una Chevrolet Camaro decappottabile; un sogno. Io e la mia cagnolina come Telma e Luoise in una Camaro in giro per le strade d’America. Questo viaggio rimarrà inciso nella mia mente e nei miei ricordi come indelebile. Lei agganciava le persone più disparate, scegliendo sempre chi poteva essere per me importante per il successivo tratto di vita. Ricordo che io mi stendevo al sole o passeggiavo, e lei in diverse occasioni tornava con una persona che puntualmente mi diceva: “mi scusi, il suo cane è venuto a trovarmi e ha insistito perché io la seguissi e arrivassi da lei, piacere”. Erano cose stupefacenti. Oppure arrivavano persone curiose di sapere chi era la padrona di un cane così particolare, e mi chiedevano sempre come mi chiamavo e volevano sapere tutto di me. Era una vera calamita per il bene. Ho conosciuto persone splendide attraverso di lei. Il suo aspetto e il suo carattere ne facevano un personaggio indimenticabile.
Una cosa divertente la caratterizzava, e la faceva “più cane”: adorava le palle, di tutte le dimensioni e di tutte le fogge. Ricordo che in America di punto in bianco partiva a razzo e si inoltrava nelle foreste. Io, ai margini, disperata, la chiamavo e chiamavo, pregando che non incappasse in orsi o serpenti a sonagli. Dopo che, perdendo le speranze di vederla tornare, ero pronta a chiamare i rangers per farmi aiutare, sbucava dalla selva con in bocca un pallone bucato. Ecco, in quei momenti mi chiedevo che tipo di radar avesse per sentire il profumo del pallone o lo vedesse attraverso le fronde, dai margini esterni di una foresta. Oppure andando a casa di qualcuno, si assottigliava sotto i mobili della sala, abbaiando incessantemente, fino a quando qualcuno andava a guardare cosa cercasse, e trovava delle palline o perline di qualche collana o braccialetto, o palline di Natale, che lei voleva a tutti i costi.
Era il mio angelo custode, la figlia che non ho mai avuto e che, qualche anno prima di andarsene, mi ha donato due cucciole meravigliose, attraverso una storia d’amore reciproca, con un bulldog inglese magnifico, figlio di un poliziotto con cui poi siamo diventati amici nonché consuoceri.
Queste bimbe sono nate da me, cresciute fino a età matura, e sono ancora con me. Ho due bulldog inglesi che adoro, e che vivono con me ogni momento. La gente si ferma per strada per farsi selfie e per complimentarsi della bellezza delle ragazze. A volte penso che guardano così tanto loro, che io ormai sono diventa trasparente. E questo pensiero mi dà molta allegria e leggerezza.
La notte che se ne è andata, ha lasciato un vuoto profondo dentro di me. Inaspettatamente, in sordina, per non farmi dannare a cercare di salvarla. Lo so che lei è ancora con me, la sento quasi ogni giorno, nessuno ha preso il suo posto nel mio cuore, perché lei è solo lei. Insostituibile. Il giorno in cui la notizia si è diffusa, sono arrivate molte persone che piangevano e mi raccontavano di quanto questa cagnolina avesse fatto per loro, di quante cose avessero capito in sua presenza e di come li aveva aiutati. Tutte cose di cui non ero a conoscenza, non sapevo e che mi hanno fatto capire ancora di più la grandezza della sua anima e il dono che mi ha fatto scegliendomi come compagna umana.
Le mie ragazze e le mie passioni
La passione per i bulldog inglesi mi è rimasta, non solo perché ho le due ragazze con me, con cui facciamo scorribande e avventure, ma perchè ho scoperto un mondo dietro questi cani. E andiamo a raduni, organizziamo feste di compleanno, siamo collezionisti di gadgettistica, e tanto altro. Il mondo dei bulldog inglesi è un vero mondo.
Ma le passioni non finiscono qui. Oltre ai viaggi, alla ricerca, all’arte, alla lettura, alla scrittura, alla danza, ho la passione dei sigari. Sono tanti anni che li fumo, li studio perchè esiste un’appassionata cultura dietro tutto questo, e credo in cuor mio che la pianta del tabacco (e non parlo di sigarette perché quello non è più tabacco, ma un trinciato di scarsissimo pregio e di basso valore) abbia ricordi incarnazionali per me. Veniva usata dai sacerdoti anticamente per ricevere visioni ed avere un contatto col divino, oltre ad avere effetti stimolanti e di aggregazione sociale. Sanciva la pace tra gli indiani d’America e anche sul continente veniva considerata una pianta sacra e medicale. E lo è ancora.
Il fumo lento del sigaro, che non passa nei polmoni, e quindi non induce malattie a loro danno, porta in un lieve stato meditativo che mi riconnette ad esperienze già vissute. Per questo sono socia del club ambrosiano appassionati del sigaro e ne condivido le serate insieme.
Curo il mio corpo attraverso lo yoga, la chiropratica, il riposo, le camminate in natura, la subacquea, faccio spesso detox e sono stata per molti anni vegetariana. Ma non prendo nulla in maniera rigida. So che tutto può cambiare, in un attimo.
Sara Verderi nata a Milano nel 1970, ho iniziato presto a sentire nel mio profondo la spinta ad esplorare le vie della crescita interiore personale.
Dopo gli studi classici mi sono laureata in giurisprudenza, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, senza smettere, tuttavia, lo studio e l’esperienza sul campo di tecniche di aiuto alla persona e ai sistemi sociali.
Giornalista free lance nel periodo universitario, ho pubblicato un libro di poesie nel 2005 e partecipato a varie esposizioni d’arte dopo essere andata a bottega da una pittrice, Leonilde Carabba. Sono perito del tribunale toscano.
Sono stata da sempre interessata a seminari e corsi sulla crescita e interiore e sulla spiritualità, ho avviato il mio percorso come operatrice a livello professionale sotto la guida di uno sciamano, lupo grigio, che mi ha guidata nello sciamanesimo per diversi anni. Studio e pratico diverse religioni, come il buddhismo e l’induismo, nell’intento di trovare risposta agli infiniti perché dell’esistenza.
Ho studiato presso Scuole Psicologiche, il ruolo terapeutico, il funzionamento sociale e personale dell’individuo, come passione ed approfondimento.
Uno degli incontri che ha segnato il mio percorso è quello con Ron Young, guaritore americano, nel 1997, con il quale ho intrapreso un training di undici anni. Acquisendo così la qualifica di Operatrice Professionale di Guarigione Spirituale studiando presso la sua School of Healing Wisdom e sotto la sua guida diretta; ho lavorato quindi per due anni con Ron negli Stati Uniti d’America, a New York e Sedona, imparando direttamente da lui e dalla scuola molte delle pratiche che impiego tuttora.
Tornata in Italia, ho ampliato il mio bagaglio di esperienze dedicandomi ad altre tecniche e pratiche per la crescita personale, il benessere e l’espressività, come il focusing, la tecnica craniosacrale, la pittura creativa, la danza dei cinque ritmi, lo yoga, e la danza tradizionale africana con la nota danzatrice senegalese Fanta Tourè, sempre per compenetrare e comprendere il funzionamento ed il rapporto di mente-corpo-spirito umano.
Nel 2009, partecipando ad una conferenza sui Diritti dell’Uomo all’ONU, incontrai vari docenti di Oxford che integrarono il mio bagaglio culturale, spiegando le interconnessioni tra i popoli e le loro reazioni ai cambi di Stato, facendomi riflettere sulle costellazioni a livello di politica tra Paesi. In buona sostanza, anche i governi si relazionano con le dinamiche umane dei gruppi, mostrando difficoltà ai rovesci politici, come in un gruppo familiare. Il macro riflette il micro, infatti siamo tutti collegati all’inconscio collettivo, che, sia in grande sia in piccolo, segue le regole delle aggregazioni sociali.
Fu un’esperienza a livello umano e culturale di grande impatto per me, che mi insegnò molto sulla natura della psiche umana.
Nel 2005 avviene l’altro incontro fondamentale della mia formazione, quello con Bert Hellinger, fondatore delle Costellazioni Familiari e figura di primo piano nel campo della moderna ricerca psicologica e spirituale. Ho iniziato il training in costellazioni con l’ABI (associazione bert hellinger italia) quindi l’ho approfondito con Hellinger stesso, presso la Hellingerschule da lui fondata e diretta. Attualmente, dopo anni di pratica e già abilitata alla conduzione delle Costellazioni, ho perfezionato la mia formazione concludendo il corso di studi triennale per “Costellatrice Familiare Sistemica” all’Université Jean Monnet (belgio).
Sempre in quegli anni incontro Peter Levine, con cui studio il Trauma Healing, che costituisce un valido strumento corporeo con cui affrontare alcune problematiche di particolare rilevanza, che derivano dai traumi fisici e psichici, e che si fissano nel tempo nel nostro sistema.
Un altro apporto metodologico fondamentale è, dal 2010, quello del Theta Healing® ideato da Vianna Stibal, del quale sono insegnante e Master Certificate of Science, e di cui tengo regolari corsi. Collaboro attivamente con Vianna aggiornandomi continuamente.
Altri approfondimenti laterali sono la tecnica di guarigione quantica “Quantum Entrainment” di Frank Kinslow e dell’Access Consciousness, che aiutano a raggiungere una maggiore consapevolezza dell’essere ed abilità energetiche funzionali a migliorare la propria vita.
Dal 2015 studio ed approfondisco le tecniche di guarigione russe, sotto la guida di Kommisarov, da cui ho imparato la Infovisione, e Grigori Grabovoi, di cui sono insegnante Certificata tecnologie per la vita eterna.
Ho creato un nuova tecnica, Dreaming Constellations© registrata su territorio internazionale, che è stata elaborata attraverso le conoscenze sistemiche, il Theta Healing® e i suoni binaurali. Tengo regolari corsi a Milano e in altri luoghi su richiesta, in cui le persone sognano con un’intenzione e si lavora tutti insieme sul risultato di questi sogni. Sono pomeriggi e giornate davvero profonde ed utili.
TECNICHE DI INDUZIONE IPNOTICA E RADIESTESIA
La mia formazione personale continua studiando le tecniche di induzione ipnotica soprattutto di stampo Ericksoniano e il meraviglioso mondo della Radiestesia studiando il metodo Auraclean di Mario e Maurizio Totti e di Olga Samarina.